Il consigliere comunale e segretario del Partito Democratico di Pordenone Alessandro Genovesi lancia un duro attacco alla Giunta Basso sulla gestione della sicurezza urbana, in particolare nella zona di Piazza Risorgimento. Le proteste dei cittadini, l’assunzione di vigilanza privata da parte di un condominio e la nascita di un comitato popolare segnalano un’emergenza ormai non più ignorabile. Genovesi chiede interventi immediati e coordinati con Prefettura e Governo, e definisce “tardiva” l’ordinanza contro il degrado annunciata dal Sindaco.
“La Giunta Basso faccia ‘mea culpa’, si muova e chieda al prefetto e al ministro Ciriani che le forze dell’ordine siano rafforzate e coordinate al meglio su Pordenone”.
Con queste parole il segretario cittadino e consigliere comunale del Partito Democratico, Alessandro Genovesi, commenta l’escalation di episodi di degrado e criminalità che sta interessando Piazza Risorgimento e zone limitrofe, un allarme ormai evidente anche per l’opinione pubblica.
“In questi giorni – spiega Genovesi – è nato un comitato di cittadini per raccogliere le segnalazioni e renderle pubbliche, mentre un condominio in Viale Trento ha addirittura deciso di assumere una guardia armata privata per tutelare i propri residenti. Questo non è solo un fatto simbolico: è un campanello d’allarme inequivocabile che dovrebbe far riflettere tutta la città”.
Genovesi non risparmia critiche: “Siamo a un punto di non ritorno, e il sindaco Basso si sveglia solo ora, annunciando una ordinanza contro il degrado che arriva con anni di ritardo. Non bastano le passerelle di Piantedosi e gli slogan elettorali. Serve una strategia vera, coordinata con Prefettura e Governo per ripristinare la sicurezza nei quartieri”.
Il consigliere dem sottolinea che la situazione è frutto di nove anni di governo cittadino del centrodestra, accompagnati da sette anni di giunta regionale a trazione leghista e ora da un Governo nazionale a guida Fratelli d’Italia. “Chi ha promesso sicurezza ha fallito, e oggi i cittadini – dice Genovesi – si organizzano da soli perché non si sentono protetti. È il fallimento più grande per chi ha governato con slogan e nessun piano concreto”.
Secondo il Partito Democratico, il tempo delle parole è finito. È necessario che l’Amministrazione comunale e le istituzioni statali collaborino immediatamente per garantire ordine, sicurezza e vivibilità ai cittadini di Pordenone, prima che la situazione degeneri ulteriormente. La Capitale della Cultura 2027 non può permettersi zone abbandonate all’insicurezza.
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