l settore agricolo è al centro di grandi trasformazioni, tra nuove tecnologie, concorrenza globale e il dibattito sempre più acceso sulla produzione alimentare. Durante l’incontro con Coldiretti a Parma, sono emerse questioni cruciali per il futuro dell’agricoltura: etichettatura, concorrenza sleale e il ruolo della scienza nella regolamentazione del cibo. La carne coltivata, spesso al centro della discussione, è solo uno dei tanti aspetti di un cambiamento che impatta direttamente i produttori e il mercato.
Chi fa politica deve ascoltare. È un principio che dovrebbe guidare ogni decisione, soprattutto quando si parla di agricoltura e produzione alimentare, settori fondamentali per il Paese. Il confronto con Coldiretti a Parma è stato un’occasione per farlo, senza preconcetti, ma con la volontà di trovare soluzioni equilibrate.
Uno dei temi centrali della manifestazione è stato il dibattito sulla carne coltivata, una questione che va oltre le ideologie e tocca economia, sicurezza alimentare e futuro del settore agroalimentare. Serve un confronto serio, che tenga conto della necessità di informare i consumatori e garantire un mercato trasparente. L’etichettatura è un diritto e la concorrenza deve essere leale, evitando che norme più rigide penalizzino i produttori italiani rispetto a quelli esteri.
Una delle riflessioni emerse riguarda la velocità con cui la tecnologia sta cambiando il settore alimentare, spesso molto più rapida dei tempi dell’agricoltura e dell’allevamento. Questa disparità crea squilibri e rischia di mettere in difficoltà chi opera nel settore, con un ricambio generazionale sempre più complesso e territori che rischiano di essere abbandonati.
Durante l’incontro, molti hanno scoperto il ruolo dell’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare), con sede a Parma, un organismo fondamentale che garantisce che ogni innovazione alimentare sia sicura per i consumatori. Ma quanto è conosciuta questa realtà? Quanti prima di oggi sapevano della sua esistenza e del suo lavoro?
Le manifestazioni servono anche a questo: ad accendere un faro su temi che spesso restano in secondo piano, a dare voce a chi vede cambiare il proprio mondo velocemente e si chiede quale sarà il suo futuro.
L’evento con Coldiretti ha mostrato quanto sia fondamentale affrontare il tema dell’agricoltura con pragmatismo e visione, senza fermarsi agli slogan. Non si tratta solo di carne coltivata o di un prodotto specifico, ma del futuro di un intero comparto economico e della necessità di garantire trasparenza e sicurezza ai consumatori.
📌 Tre punti chiave emersi dal confronto:
L’agricoltura è parte della nostra identità, della nostra economia e del nostro futuro. Non possiamo permettere che venga lasciata sola a gestire un cambiamento epocale.
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